Non si può dire di aver visto Roma senza aver visitato il Colosseo e certamente non si può dire di aver visto il Colosseo senza aver visto una delle parti più interessanti e suggestive: i sotterranei.
Il Colosseo è il più grande monumento archeologico dell’antica Roma ed espressione architettonica massima del suo Impero. Ancora oggi è fonte di stupore per chi lo visita. L’imponenza e la sua storia affascinano milioni di turisti di tutto il mondo che annualmente lo vistano. Sicuramente, ad attrarre tanti visitatori è il suo mito, ma l’Anfiteatro Flavio – come si era soliti chiamarlo prima del medioevo – nasconde un segreto che non tutti conoscono e che si trova nei sotterranei.
I sotterranei sono ubicati nell’area, oggi in gran parte visibili dall’alto e si espandono fin sotto le gradinate. Questi ambienti non fanno parte del progetto iniziale voluto da Vespasiano e proseguito da Tito che completò i lavori aggiungendo il terzo e il quanto ordine, ma bensì sono stati realizzati in un secondo momento da Domiziano con opere di scavo. Infatti sotto i suoi due predecessori, l’arena poteva essere trasformata in un lago dove venivano eseguite battaglie navali e spettacoli con nuotatrici.
I sotterranei sono disegnati riprendendo il movimento stesso dell’architettura degli anelli esterni dell’anfiteatro. Sono divisi al centro da una grande corridoio a formare due grandi semi-ellissi dove sono stati creati gli ambienti di sevizio che a quel tempo servivano per ospitare i gladiatori e le belve feroci pronti per fare l’ingrasso spettacolare nell’arena. Questi ambienti erano anche destinati alle scenografie e agli ingranaggi che permettevano di essere innalzate con grande effetto scenico, appunto. Altri due importanti ambienti sotterranei si trovano alla fine delle due estremità del passaggio centrale. Si tratta di due camere molto grandi di forma trapezoidale e sono state ricavate scavando direttamente la base di calcestruzzo e tufo che sono le fondamenta dell’anfiteatro.
Queste camere servivano come raccordo ad altri luoghi che non facevano direttamente parte dell’anfiteatro ma che ne erano al servizio dello stesso. Quindi la camera est collegava il Colosseo con il Ludus Magnum che nient’altro era che che una sorta di caserma e palestra dove i gladiatori si allenavano. La camera sul versante opposto, invece, guardava in direzione del Tempio di Venere e veniva adibita, secondo gli storici moderni, a laboratorio per la realizzazione delle scenografie che cambiavano a seconda degli spettacoli. In direzione nord e sud alte due gallerie si aprono agli estremi dell’asse minore dell’ellisse rispettivamente in direzione del colle Oppio e del Celio. Queste però per quanto siano visibili i tracciati, non sono visitabili poiché non state scavate. La quinta galleria si trova sotto quello che sarebbe dovuto esser il palco imperiale ed era utilizzata per l’ingresso al teatro dall’imperatore. Testimonianze dell’epoca Domiziana ce la rappresentano come decorata da marmi e stucchi e collegava sicuramente il Colosseo a uno dei palazzi imperiali presso il Tempio di Claudio nel Celio. Era di fatto un un passaggio esclusivo a solo uso dell’imperatore e dove era solito organizzare imboscate allo stesso nell’intento di assassinarlo.
Visitare i sotterranei è importante per capire come funzionava l’anfiteatro. Una sistema ben complesso attraverso il quale era possibile allestire spettacoli e permetteva il naturale svolgimento dei giochi, che per quanto crudeli e sanguinosi, erano la distrazione prediletta dal popolo romano che in queste occasioni si ritrovava unito ed esultante e dimenticava le discrepanze sociali che erano così tanto marcate fuori dall’anfiteatro.
Il tour nelle viscere dell’anfiteatro massimo, come ci suggerisce exploreritalytours.com (specializzata in visite guidate e personalizzate al Colosseo e in tutta l’area archeologica dell’antica Roma), è un suggestivo viaggio nel tempo attraverso secoli di storia di cui è stato protagonista, anche nei momenti storici in cui la struttura è rimasta abbandonata e usata per tutt’altre funzioni. Il passaggio di quella storia è impresso in maniera stratificata nelle monumentali pietre che ne formano, poste una sull’altra, la spettacolare e imponente architettura. Uno dei underground colosseum tours che non ci parlerà quindi, solamente dell’antica Roma, ma anche di tutte le epoche che si sono susseguite; e lo fa sempre attraverso un racconto leggibile nei conci che lo costituiscono, in quelli che ci sono giunti sino a noi, nelle modifiche degli imperatori che si sono alternati al potere, nelle opere di restauro che lo hanno preservato e aiutato a giungere sino ai giorni nostri, della mano della natura che con terremoti lo ha messo a dura prova.
Una visita guidata ai sotterranei del Colosseo quindi non permette di vedere i resti di un monumento archeologico, ma anche e sopratutto di capire la funzione dell’anfiteatro e del grado di spettacolo e meraviglia che doveva regalare al popolo romano che assisteva con tanta partecipazione alle sue messe in scena.
Photo Credits: Di Diliff – Opera propria, CC BY-SA 2.5, Collegamento, TripAdvisor.it.