I concimi naturali sono davvero importantissimi perché non solo rendono molto più ricco e fertile il terreno, ma riescono anche a migliorare i prodotti che il suolo realizza e soprattutto permettono di rispettare al meglio l’ambiente, evitando l’inquinamento.
Le tipologie di concimi naturali sono numerose e tutte provenienti da resti organici, come ad esempio peluria, sangue, ossa oppure corna o unghie degli animali, ma possono anche essere di origine animale.
Gli effetti positivi dell’utilizzo di concimi naturali
Anche se potrebbe non sembrare, fortunatamente ad oggi i concimi naturali sono sempre più richiesti nell’ambito agricolo, anche perché la stessa Commissione Europea ha imposto una decisione riguardante anche la limitazione dei fertilizzanti chimici.
Concimare il terreno in modo del tutto naturale permette di rispettare l’ambiente e soprattutto garantisce una certa limitazione per l’inquinamento.
Questo è molto importante, anche perché in questo modo non solo gli stessi prodotti agricoli traggono giovamento dai concimi organici, ma soprattutto, questo è vantaggioso anche per il clima.
Se infatti si usano prodotti naturali, quest’ultimo può migliorare, e di conseguenza anche la salute dell’uomo.
Per rendersi conto di quanto possano essere importanti i prodotti naturali, ma anche quante tipologie esistono, si può leggere l’opera nutrire le piante trattato di scienza dei fertilizzanti.
Le diverse tipologie di concimi
Come sappiamo, le piante hanno bisogno di ossigeno, idrogeno, ma anche di azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, rame, zinco.
Tutte queste sostanze non sono sempre all’interno del terreno ed è per questo che è necessario procedere con una giusta concimazione.
Esistono tantissimi tipi di concimi naturali, tra cui il cosiddetto “pennone”, cioè un composto che unisce i derivati da piume e penne degli animali che vengono allevati, ma anche il “guano”, che invece proviene dagli escrementi dei volatili.
Oltre a questi due possono essere citati anche i concimi derivanti da pelli di animali o crini, letame, panelli.
Questi ultimi derivano dagli scarti dell’olio, mentre i cosiddetti “cornunghia” derivano dall’unione di polveri di corna o unghie di animali.
Queste tra l’altro sono solo alcune delle tipologie esistenti di concime, anche perché ce ne sono molte altre. Per fare un esempio, possono essere usate anche le ceneri del legno oppure anche particolari farine, che possono anche provenire dalle ossa degli animali.
Insomma, sono presenti numerose tipologie di concimi organici e tutte sono reperibili presso vivai oppure rivenditori specializzati.
L’importante è ricordare, soprattutto al momento in cui questi prodotti devono essere acquistati, che è necessario comprarli presso aziende specifiche, che possano dimostrare diverse certificazioni che attestino la loro esperienza e in più che garantiscano un’elevata sicurezza sui prodotti.
Utilizzare concimi organici per il proprio terreno può essere solo che positivo, anche perché non solo il terreno migliorerà e sarà anche più fertile, ma soprattutto saranno anche garantiti dei miglioramenti per l’ambiente, dato che ci sarà un minore inquinamento.
Anche la stessa salute dell’uomo potrà trarre giovamento da tutto questo, anche perché possono esserci diverse conseguenze negative che possono essere provocate dall’uso di fertilizzanti e concimi artificiali.
Senza dubbio quindi, se si dovesse scegliere tra questi ultimi e quelli naturali, la scelta dovrebbe sempre ricadere sui secondi.