Se la pandemia dal 2020 ha causato numerosi problemi a migliaia di lavoratori in termini economici, c’è da dire che ha completamente rivoluzionato il mercato delle case. Nel senso che, in alcune zone d’Italia, si è assistito a un vero e proprio crollo dei prezzi.
O, comunque, le condizioni si sono notevolmente modificate in modo estremamente vantaggioso per le persone.
Ma cosa di preciso è cambiato? Tra provvedimenti normativi e congiunture economiche, il quadro immobiliare è meno fosco di quello che può sembrare.
La spinta è trainata anche dal decreto del governo Draghi
Partiamo dalla modifica dei mutui che molti hanno definito ‘decreto Draghi’. Sono novità molto importante e non è certamente un caso che la ripresa sia stata quasi imperiosa. Non andremo nel tecnicismo della legge, ma ci limitiamo a elencare le cose principali che questo provvedimento porta con sé.
La prima condizione è far parte di quella categoria di under 36 che sta cercando casa. Fino al 31 dicembre del 2022, infatti, per chi ha meno di 36 anni non è previsto il pagamento delle imposte in fase di acquisto. La condizione ‘madre’ di tutto questo oltre all’età? Avere un ISEE inferiore ai 40mila euro. Ti assicuriamo che è davvero tanto.
Le imposte che si risparmiano in particolare sono quella di registro che corrisponde grosso modo al 2% del valore della casa e l’imposta ipotecaria e catastale che ammonta a circa 100 euro.
Inoltre, qualora tu stessi comprando casa da un’azienda, l’IVA del 4% ti viene restituita sotto forma di credito d’imposta verso altre tasse, come donazioni e successioni. Oppure puoi dichiararlo anche in dichiarazione di redditi e recuperarlo più in fretta.
Per dirla in poche parole, paghi sì l’IVA al momento dell’acquisto però poi ti viene restituita sotto altre forme.
Condizioni di mutuo meno stringenti
A parte i vari bonus mobili e ristrutturazioni, per rifare i vari ambienti come le cucine e le camere da letto, a trainare l’acquisto della casa è anche il fatto che le condizioni del mutuo sono meno stringenti rispetto al passato.
Certo, non è mica semplice richiederlo e ottenerlo però, comunque, rispetto al periodo pre-pandemia le cose sono notevolmente cambiate. Su pressione anche del legislatore, le banche sono più propense a dare i mutui, anche perché se si tratta di prima casa con il decreto Draghi anche lo Stato può fungere da garanzia a particolari condizioni.
Inoltre, l’economia è una ruota che gira. Se la banca non concede mutui non ci guadagna e quindi è come se facesse un danno a se stessa se si dovesse mantenere su posizioni rigide.
Soprattutto se si ha un impiego statale in cui il licenziamento è quasi impossibile, le banche applicano delle condizioni così vantaggiose che sarebbe un peccato non approfittarne.
Oltre alla facilità di ricevere il mutuo, infatti, c’è da dire che anche i tassi si sono ridotti. Ma sul prezzo delle case approfondiamo tutto nel paragrafo successivo.
Il prezzo delle case è sceso in alcune città
Chi sta cercando casa dal 2019 oppure tiene d’occhio il mercato immobiliare, sta notando come il prezzo delle case in generale sia sceso, soprattutto, paradossalmente, nelle grandi città.
Se un tempo queste erano praticamente inaccessibili per i comuni mortali, adesso, invece, non lo sono più. O, comunque, non è più una ‘mission impossible’ acquistarla in una grande città.
Il motivo è presto detto. Se per lavorare nel momento pre pandemia era fondamentale arrivare in ufficio (e, si sa, le maggiori opportunità vengono proprio nelle grandi metropoli) oggi nelle grandi città c’è un certo spopolamento perché si può lavorare tranquillamente anche in smart working.
Ciò, a dire il vero, ha portato anche una inversione di marcia: nei piccoli borghi il prezzo sta salendo – sempre restando però nei limiti ‘umani’ – mentre nelle metropoli sta scendendo.
Inoltre, da non sottovalutare neppure il fatto che, comunque, la crisi pandemica ha portato degli strascichi con sé non indifferenti. Quindi, una persona che non ha ampie disponibilità economiche ma ha ereditato una casa, è più propenso a venderla e, quindi, intascare subito. Anche se prende di meno di quanto immaginava. Del resto, in alcuni casi, può essere meglio l’uovo oggi che la gallina domani.