Lo zucchero del latte, chiamato lattosio, è presente in molteplici prodotti caseari e sempre più persone sono affette da una problematica che impedisce loro di assimilare questo zucchero.
Gli intolleranti al lattosio fortunatamente al giorno d’oggi riescono a trovare in commercio le migliori soluzioni per evitare i dolori ed i gonfiori addominali, nonché sgradevoli situazioni di diarrea e flatulenza.
Con una corretta alimentazione è infatti possibile prevenire le problematiche descritte e non perdere il gusto di mangiare in modo se non uguale, almeno molto simile agli altri.
Consigli per l’alimentazione
Bisogna capire in primis se si tratta di una patologia che accompagnerà l’interessato per tutta la vita o solo un deficit momentaneo dovuto ad altri fattori. In questo caso sarà sufficiente ridurre o eliminare gli alimenti contenente il lattosio per il periodo necessario alla risoluzione della problematica.
Più complicato, invece, quando si tratta di un disturbo permanente. Alcuni alimenti sono consentiti, seppur con moderazione. Lo yogurt spesso, infatti, viene tollerato dall’organismo dei soggetti interessati dalla patologia perché i batteri idrolizzano parzialmente il lattosio. Anche il lattosio contenuto nei farmaci è generalmente ben tollerato poiché presenti in quantità minime.
I formaggi stagionati, invece, possono essere consumati liberamente perché non contengono, in linea generale, tracce di lattosio. Ovviamente bisogna leggere le etichette in modo accurato per evitare spiacevoli inconvenienti.
I produttori in questi ultimi anni si sono dimostrati più attenti a queste necessità e propongono delle gustose varianti dei loro prodotti senza lattosio, reperibili in modo agevole presso i supermercati. Anche ristoranti e pizzerie si sono attrezzati per garantire delle alternative presso i propri esercizi.
Diete senza lattosio
Gli esperti consigliano due modalità di affrontare la problematica. Per le intolleranze più lievi ed i disturbi meno accentuati e persistenti, è possibile optare per la soluzione di “rotazione” ovvero un tipo di alimentazione che consenta l’assunzione di latticini seppur in quantità minore e non continuativa.
In questo modo è possibile perdere i kg di troppo dovuti all’assunzione di lattosio senza, però, “disabituare” l’organismo ai cibi contenenti questo zucchero e senza rinunciare ai benefici nutritivi del latte e dei suoi derivati. Lo schema della dieta in questione consente di avere un giorno libero a settimana per mangiare liberamente gli alimenti “incriminati”.
Più drastica è invece la soluzione di “esclusione” che, come dice la parola, consiste nell’escludere totalmente i latticini. Si opta per questo tipo di regime alimentare se la situazione di intolleranza viene giudicata troppo grave e sarebbe rischioso introdurre, anche con moderazione, gli alimenti contenenti il lattosio.
Cosa è possibile mangiare? Bisognerà prestare maggiore attenzione a tutto ciò che si intende consumare, poiché il lattosio è spesso utilizzato per conservare salumi, o per cucinare prodotti dolciari e da forno. Non bisogna però scoraggiarsi, in quanto molte linee di latte propongono anche soluzioni per i soggetti intolleranti: si tratta dei prodotti delattosati, privati quindi del lattosio.
Ancora più salutari sono le alternative vegetali come la margarina in sostituzione del burro, latte di soia (con il quale vengono prodotti anche gelati, yogurt e formaggi), il latte di cocco, di avena, o di frutta secca come mandorle e nocciole.