La progettazione architettonica è un processo tramite il quale il professionista esperto riconfigura lo spazio concependolo nuovamente in termini funzionali alla tipologia di attività e vita che vi deve essere svolta all’interno o all’esterno, a seconda delle esigenze del prodotto in questione.
Ambiti di applicazione
La progettazione architettonica, dunque, non è solo un’operazione di tipo logico-matematico-funzionale ma è al contempo un’attività multi-disciplina, fortemente orientata all’individuo, con degli aspetti fortemente artistici.
Tale progettazione potrebbe quasi definirsi un’operazione tecnologica poiché tutto il lavoro che viene fatto, tecnico, artistico, creativo è finalizzato esclusivamente a rendere lo spazio, oggetto dell’ideazione, massimamente personalizzato per una specifica attività, un giardino, un determinato lavoro, una zona relax, una piscina, un istituto di cura, un’abitazione privata, un edificio pubblico e quant’altro si debba svolgere.
Tutto viene curato nel dettaglio, tutti gli aspetti che possono essere correlati al posizionamento degli oggetti, ai colori, all’impiego dei materiali, alla scelta dell’illuminazione, alla decorazione e altro, vengono realizzati e orientati all’uso che si farà dell’ambiente oggetto della progettazione.
In questo senso, le idee e le elaborazioni che la progettazione architettonica propone rappresentano soluzioni assolutamente scalabili e personalizzabili sull’individuo e sulle sue esigenze.
Multidisciplinarità e fasce prestazionali
Il lavoro è sia di design di interni, consulenza sull’arredamento, ma si spinge a 360 gradi su tutti gli aspetti dell’oggetto da realizzare, si prende cura delle attività di realizzazione, non si applica solo agli interni ma è estesa anche a palestre, centri benessere, particolari forme di giardino, piscine, piazze, palazzi, da un ambiente minimal a un ambito prettamente massimalista, in caso si desideri realizzarlo.
La scelta di gusto è rappresentata sempre dal cliente finale, dal destinatario che manifesta al professionista il proprio gusto estetico e la sua idea di spazio che per ciascuno è differente.
Per questo, importantissimo concetto della progettazione architettonica è quello della fascia prestazionale ovvero la zona, le zone dello spazio in cui vengono installati i dispositivi necessari ai destinatari dell’ambiente per cui si effettua lo studio.
I device e gli oggetti posti nella fascia prestazionale possono essere un banale campanello, un apriporta, un citofono, una porzione di parete dove collocare, ad esempio, l’alimentazione elettrica, a seconda del lavoro che verrà svolto all’interno del luogo oggetto del progetto.
I software e il BIM
La diffusione dei software di progettazione CAD, un acronimo per Computer Aided Design e, in generale, del BIM ovvero il Building Information Modeling ha dato a questa disciplina una spinta evolutiva notevole.
Vi sono programmi che emulano completamente il risultato finale, si pensi al più comune software, impiegato presso gli studi, chiamato Archicad che rende in modo visuale 3D tutto il lavoro che prima era necessario disegnare con squadre e matite con grande dispendio di tempo e di energie.
Un BIM annovera al suo interno dettagli che interessano il fabbricato o parte di esso come la georeferenziazione, la struttura, gli elementi impiegati per la realizzazione, componenti appartenenti alla fascia prestazionale, prese elettriche di rete, quadri di alimentazione, ma anche i vari step di fabbricazione e quant’altro.
Questo per dire che un BIM contiene un progetto completo dall’inizio alla fine.