L’idea di produrre prodotti “scomposti” è di ispirazione contemporanea e la ritroviamo in più campi, da quello culinario con i famosi piatti scomposti (tiramisù e carbonara tra i più famosi) a quello di interior design.
Fu l’architetto Joe Colombo il primo a introdurre nel mondo dell’arredamento e del design l’idea di separare la cucina dal resto dell’appartamento, fino a racchiudere la cucina in un mezzo metro cubo contenente tutto il necessario: frigorifero, fornelli, cassetti e tutti i contenitori utili.
Architetti e interior designer, negli ultimi anni, stanno portando alla luce sempre più progetti che contengono una cucina destrutturata, smontandola pezzo dopo pezzo per renderla più funzionale senza rinunciare allo stile, prettamente caratterizzato da forme contemporanee e più moderne.
Nascono così moduli singoli sparsi per casa, cappe che vengono incorporate dal piano cottura, fornelli posti direttamente sul tavolo, mensole sostituite da portaoggetti per svuotare le pareti e salvare gli spazi.
L’idea sfruttata da questi progetti è una ed è quella sulla quale si baseranno anche i progetti futuri: ciò che conta non è quanto spazio si ha a disposizione ma come esso viene utilizzato.
Una casa smart
Lo studio di Berlino Cabin Spacey ha ideato e immesso nel mercato la sua Cabin One, una abitazione in formato mini estremamente flessibile per le esigenze di tutti.
Si tratta di uno spazio di circa venticinque metri quadrati che possono trasformarsi in un monolocale, una casa vacanza o un piccolo ufficio a seconda delle necessità degli inquilini.
Anche altre aziende hanno tentato di elaborare progetti simili.
Tra esse citiamo Muji, ideatrice di una capanna multifunzionale che si colloca a metà tra l’essere un piccolo angolo segreto nel quale rifugiarsi e un confortevole spazio in mezzo alla natura, per unire il bisogno al gusto, attraverso una soluzione creativa e camaleontica.
Ricordiamo poi l’architetto francese Jean Prouvé, ideatore della Maison des jours meilleurs – la casa dei giorni migliori- il quale fabbricò un nuovo tipo di unità abitativa per sostenere il bisogno dei francesi nel periodo del dopoguerra che si trovavano in una condizione di estrema carenza abitativa.
La sua abitazione base venne costruita in brevissimo tempo e comprendeva due camere, un soggiorno, un bagno e una cucina.
Altra brillante invenzione è stata la creazione di Cucinotta, marchiata Fabita, sotto la direzione di Adriano Design.
Cucinotta è essenziale nel suo mezzo metro e ispira simpatia grazie ai suoi oggetti dalle forme vagamente umane.
Può essere portata dietro in una vacanza o posta all’esterno di un giardino o di una veranda: basta inserire un solo cavo di alimentazione. Inoltre, il piano cottura è dotato di ricarica wireless integrato.
Un oggetto quindi davvero utile e funzionale.
A proposito di oggetti funzionali, anche Lago immette sul mercato la sua creazione: Air è una postazione dalla forma rotonda al centro della quale sono collocati i fornelli a induzione.
Il tavolo –oltre a fornire una nuova visione del piano cottura- ha un design unico: il suo supporto è realizzato in vetro trasparente dunque appare sospeso in aria.
Infine, anche gli accessori sono una componente che anche in una cucina smart non va sottovalutata: via a mobili grossi e ingombranti per la creazione di mensole e pensili salva-spazio che possano contenere gli oggetti utili come porta-spezie, posate, tovaglie e contenitori.