Ormai da molto tempo la tutela dell’ambiente è argomento che sta molto a cuore non soltanto a chi si batte da sempre per farne capire l’importanza all’opinione pubblica internazionale e ai governi di ogni singolo Stato.
La tutela dell’ambiente è infatti in cima alla lista delle priorità anche per alcune importanti multinazionali e di tutto questo si è avuto conferma pochi giorni fa, dopo la svolta energetica di Trump, che ha deciso di chiudere con la politica ambientalista di Obama.
Un “cartello” verde contro Trump
Sono passati solo pochi giorni dalla svolta energetica di Trump, che ha deciso di chiudere in modo drastico con la politica di Obama, sempre votata alla tutela dell’ambiente, ma le reazioni non si sono fatte attendere, sia da parte di chi della tutela dell’ambiente ha fatto una battaglia, sia da parte di alcuni importanti nomi del mondo produttivo a stelle e strisce.
Apple, Google, Microsoft e Wal-Mart non hanno assolutamente perso tempo e hanno pubblicato una nota congiunta nella quale hanno messo nero su bianco la volontà di continuare sulla strada delle rinnovabili per quanto riguarda le rispettive attività, in modo da continuare a contrastare i cambiamenti climatici.
I contenuti della dichiarazione congiunta
Quello che secondo alcuni addetti ai lavori è un vero e proprio Manifesto 2.0 a tutela dell’ambiente è stato reso noto tramite una lettera su Bloomberg. Nella missiva i colossi che hanno deciso di prendere carta e penna contro Trump hanno prima di tutto difeso la politica energetica di Obama, rappresentata dal Clean Power Plan che il nuvo inquilino della Casa Bianca ha mandato in soffitta.
Apple e gli altri firmatari della lettera hanno elogiato la legge voluta da Obama, affermando come la legge in questione non solo abbia difeso l’ambiente, ma non abbia inciso per nulla su quella che è la competitività del sistema produttivo americano.
Le aziende firmatarie della missiva hanno anche voluto ricordare gli sforzi fatti da ciascuna di esse a tutela dell’ambiente, come ad esempio la scelta di Apple di ridurre al massimo le emissioni nella propria attività produttiva, o quella di Google di servirsi, dal 2018, soltanto di energie rinnovabili per il mantenimento dei propri uffici.
Ma in cosa consiste la svolta di Trump?
Ma perchè Apple, Google, Microsoft e Wal-Mart hanno sentito l’esigenza di far sentire la propria voce a tutela dell’ambiente?
Il motivo sta, come detto precedentemente, nella decisione di Trump di cancellare in toto il Clean Power Plan, uno dei maggiori successi dell’amministrazione Obama nel corso del secondo mandato del primo inquilino afroamericano della Casa Bianca. Trump ha deciso di cancellare questo atto con l’ennesimo ordine esecutivo della sua permanenza alla Casa Bianca.
Attraverso l’atto in questione, denominato Energy Indipendence, il nuovo inquilino della Casa Bianca ha in pratica riaperto la strada alla sviluppo energetico tramite le miniere di carbone e ha depotenziato ancora di più l’Agenzia per l’Ambiente. Chi si batte per la tutela dell’ambiente è ovviamente preoccupato, ma nella propria lotta può rallegrarsi del fatto di non essere solo e di avere al proprio fianco alcune importanti multinazionali, le quali potranno far valere il proprio peso, nei prossimi mesi, nella battaglia ambientalista.
Articolo suggerito da Sky Tg24 Ambiente