In vista delle prossime elezioni, gli imprenditori laziali preparano un documento con le richieste da rivolgere ai candidati alla futura presidenza politica. Gli incontri a porte chiuse con i leader di tutti gli schieramenti politici protagonisti della prossima tornata elettorale, che si svolgeranno tra il 27 e il 28 febbraio, offriranno l’occasione ai vertici di Unindustria di presentare le richieste e aprire un dibattito.
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Cosa chiedono gli imprenditori alla politica
Tre le principali richieste che i vertici laziali di Unindustria presenteranno ai politici: ammodernamento delle infrastrutture esistenti, semplificazioni burocratiche e riduzione delle tasse regionali. Parte da qui Maurizio Stirpe, attuale numero due di Viale dell’Astronomia e già ai vertici della Confindustria regionale. Come riporta Il Sole24Ore, infatti, il vicepresidente dell’Associazione degli imprenditori chiede ai candidati parlamentari nel Lazio di “indicare i loro obiettivi una volta eletti: non vedo molte idee e proposte. Tra le priorità, c’è sicuramente la riduzione dell’Irap e dell’Irpef. Se l’emergenza sanitaria è stata risolta, è giusto ridare un po’ di risorse alle imprese e ai cittadini. Poi va risolto il problema delle infrastrutture, dal quadrante sud-ovest della provincia di Roma, passando per la Cisterna-Valmontone, la Roma-Latina, la Orte-Civitavecchia, la Frosinone-Latina e la Gaeta-Cassino. Va poi completata la digitalizzazione dell’apparato produttivo”.
Sul piatto anche il libro bianco per Anagni
A offrire l’occasione di discutere di proposte e futuro per le imprese del Lazio è stata la conferenza stampa organizzata per la presentazione del Libro Bianco sull’area industriale di Anagni. La città ciociara, infatti, è al centro del piano di sviluppo dell’intera regione. La cittadina rappresenta un caso particolare. Dopo un forte ridimensionamento della presenza industriale, infatti, legato all’uscita di scena di multinazionali come Videocon e Marangoni, l’export della città continua a crescere, facendo registrare nei primi nove mesi del 2017 un vero e proprio boom: +58,1 per cento. “I nostri sacrifici non vanno dispersi, – ha commentato il presidente del Gruppo Piccola Industria di Unindustria, Gerardo Iamunno – alcune aziende non hanno neanche la fibra ottica. Dobbiamo puntare a diventare delle multinazionali tascabili, ma serve anche la definizione di una nuova identità del territorio”. Un territorio che vede nel piano Industria 4.0 un elemento indispensabile per lo sviluppo futuro, con importanti processi di digitalizzazione delle imprese che le porteranno sempre più verso l’adozione di nuove metodologie produttive. Il web, quindi, entra sempre più in azienda e diventa un elemento fondamentale nella quotidianità dei processi. Per questa ragione, portali come Giffi Noleggi, che propongono ad esempio il noleggio di piattaforme aeree a Frosinone, acquistano un ruolo sempre più centrale, avvicinando web e territorio.
Per Anagni centrale anche la questione ambientale
Oltre ai temi della deindustrializzazione e dell’export, Anagni rivendica attenzione anche all’ambiente. Un tema strategico per lo sviluppo economico della città, come evidenzia il numero uno di Unindustria Frosinone, Giovanni Turriziani. Il leader degli industriali ciociari, infatti, spiega: «nel territorio di Anagni va aggiunta la questione ambientale che è veramente il freno principale allo sviluppo ed alla competitività. Per poter conciliare l’inderogabile esigenza di tutelare veramente l’ambiente con lo sviluppo economico del territorio occorre una rivisitazione delle procedure di autorizzazione. A tal riguardo riteniamo indispensabile dare certezza alle imprese con iter più veloci nel rilascio delle autorizzazioni, come nel caso Sin (Sito di interesse nazionale) della Valle del Sacco».