L’olio extravergine di oliva è da sempre un’eccellenza italiana, ma è importantissimo saper riconoscere quale sia il migliore da consumare in totale tranquillità. Ci sono alcuni consigli da seguire per evitare di trovarsi con un prodotto scadente: la prima cosa a cui prestare particolarmente attenzione è l’etichetta, in quanto se ci si trova davanti ad una buona bottiglia di olio extravergine d’oliva dovranno essere presenti l’origine del prodotto, informazioni maggiori sulla categoria d’olio e, infine, il nome del produttore con anche l’anno di raccolta di olive e in aggiunta, la tabella nutrizionale.
Anche com’è fatta la bottiglia può darci un aiuto nel capire se l’olio è buono oppure no, infatti, per legge l’olio extravergine d’oliva deve essere chiuso con chiusura ermetica e la bottiglia non dovrà essere in plastica, ma bensì in vetro oppure anche in latta.
Ovviamente, anche l’occhio vuole la sua parte, ed anche osservando il colore dell’olio, si può capire la bontà: un buon olio extravergine d’oliva non deve avere alcun tipo di difetto, ma non è difficile capirne l’originalità. Il colore può essere verde scuro, che attesta il gusto fruttato medio, mentre se l’oliva raccolta in precedenza è di colore scuro o anche nera, l’olio prodotto sarà più tendente al giallo ma anche l’età dell’oliva, può condizionare il colore finale.
Non solo il colore
Oltre al colore, anche la sua consistenza è un tassello importante, per cui sarà necessario riempire un bicchiere con l’olio in questione ed agitarlo, e se la sua fluidità sarà molto liquida, può non essere un buon olio extravergine d’oliva in quanto in realtà dovrà avere una fluidità medio bassa. Una volta agitato, si consiglia di annusare il bicchiere, e se l’odore che si sentirà sarà di erba, verdura o anche un profumo un po’ fruttato, è un segnale della qualità del buon olio extravergine d’oliva. Il gusto principale per capirne la qualità, dovrà essere un po’ piccante ed amarognolo.
Se ci si ritrova davanti a tutte queste caratteristiche, l’olio extravergine d’oliva è di alta qualità. Nonostante possa far avere un pizzicorino alla gola, il sapore sarà intenso a seconda di dove è stato prodotto: più intenso al sud, mentre al nord più morbido d’intensità, mentre gli oli con una bassa qualità, solitamente vengono aggiunte al loro interno delle sostanze estranee per eliminare così il cattivo odore. al loro interno, delle sostanze che Per quanto riguarda la conservazione, l’olio extravergine d’oliva dovrà esser conservato in un luogo buio e asciutto, lontano da fonti di calore e dovrà esser consumato entro qualche mese.
La provenienza
L’olio extravergine d’oliva italiano, insieme a quello d’origine spagnola, sono i più imitati al mondo ed alcune volte, vengono contraffatti con anche delle azioni illegali miscelandoli e commercializzandoli come un prodotto del tutto diverso rispetto all’originale, facendo credere nel mondo che quello sia il vero olio extravergine d’oliva italiano, cosa del tutto non veritiera. Di conseguenza, il modo migliore per capire l’autenticità dell’olio che abbiamo davanti, è ovviamente assaggiarlo, ma purtroppo quando ci si ritrova ad acquistarlo non si può aprire e assaggiarlo, ma ci sono molte aziende agricole e non, che permettono alle persone di assaggiare l’olio d’oliva su una fetta di pane, per gustarne meglio il sapore.