Gli impianti elettrici da cantiere sono realizzati in modo particolare, vale a dire con degli accorgimenti precisi che li diversificano da quelli utilizzati negli ambiti ordinari, quindi case private, scuole, ospedali e così via. Gli impianti di cantiere devono seguire specifiche normative. Le motivazioni sono ovvie. In primis il fatto che il cantiere non è un luogo allestito in modo permanente, ma transitorio, quindi non avrà bisogno di un impianti in pianta stabile, ma non per questo non deve essere comunque sicuro. Inoltre il cantiere è sovente all’aperto, e anche di questo si deve tenere conto.
Impianti elettrici da cantiere, più rischiosi
Abbiamo visto che l’ambiente che caratterizza il cantiere è decisamente differente da quello domestico o di luoghi al chiuso. Una delle differenze principali dell’impianto, dovute proprio a questa caratteristica, è che l’impianto elettrico del cantiere non termina con le classiche prese a spina, ma la gran parte delle distribuzione elettrica si trova a valle di queste, per capire meglio si pensi a tutti quei segmenti di impianto compresi tra i quadri elettrici generali e i piccoli quadri di piano.
Tutti i componenti dell’impianto devono essere non solo realizzati, ma anche collegati a regola d’arte e consoni all’ambiente in cui si trovano. Di solito nei cantieri l’energia viene fornita a bassa tensione. In questo caso l’impianto deve rispondere alla normativa “direttiva bassa tensione” del 2006/95/CE, la marcatura CE indica che l’impianto è a regola d’arte e può essere accompagnata dalla dicitura IMQ.
Grossi cantieri grande impianto
Nei cantieri di grandi dimensioni ovviamente l’impianto sarà anch’esso grande di conseguenza, e quindi alimentato ad alta tensione. Cosa cambia in questo caso per quanto riguarda la normativa? Ebbene, la normativa di riferimento in questo caso è il D.M. 37/08, dove l’installatore dichiara di aver eseguito tutto a regola d’arte. La norma CEI 64-8 prevede che vi sia un’adeguata protezione contro le sovracorrenti e i contatti diretti e indiretti.
Le parti attive devono essere isolate anche mediante l’uso o di involucri o di barriere che impediscano, appunto, il contatto diretto, questo per una buona sicurezza sul lavoro.
Norme di legge di riferimento
- DPGP n. 7/1999;
- DPR 22.10.2001, n. 462;
- D.M. 22.01.2008, n. 37;
- D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81;
- sezione 704 della norma CEI 64-8;
- norma CEI 64-14;
- norma EN 62305 (CEI 81-10);
- norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020
Dichiarazione di conformità
Una volta installato l’impianto elettrico del cantiere, l’installatore deve rilasciare un documento, la dichiarazione di conformità dell’impianto stesso, dove appunto dichiara che tutto è stato eseguito a regola d’arte secondo il D.M. 22.01.2008, n. 37, la dichiarazione va conservata sul posto di lavoro.