I liberi professionisti molto spesso riescono a guadagnare importanti somme di denaro. Questo però a volte non è sufficiente per poter ottenere un prestito personale.
Ammettiamo che un libero professionista alcuni anni fa non abbia onorato un debito. Può oggi chiedere un prestito personale? Si, può farlo, ma non potrà farlo se userà le sue sole capacità reddituali.
Questo perché egli sarà stato sicuramente segnalato come cattivo pagatore o come protestato. La situazione del libero professionista o del lavoratore autonomo si va a complicare quindi in presenza di disguidi di tipo finanziario.
Come si risolve quindi la faccenda? Le soluzioni per ottenere un finanziamento sono principalmente due. La prima soluzione prevede che il libero professionista si faccia aiutare da un garante. La seconda soluzione prevede invece che il lavoratore autonomo abbia una casa di proprietà e decida di optare per i prestiti cambializzati.
Prestito con Garante
Torniamo alla prima ipotesi, dove il libero professionista chiede aiuto ad un amico o parente che prenderà il nome di garante. Il prestito con garante è molto spesso la soluzione più utilizzata perchè è sicuramente la più efficace e veloce, utile se occorre un prestito in tempi rapidi. Sarà però necessario far intervenire un secondo soggetto privato nel contratto di prestito (appunto il garante). Non tutti possono fare da garante, è necessario che questo soggetto sia in grado di poter richiedere un finanziamento in maniera autonoma. In sintesi, se colui che dovrà fare da garante non dispone di quanto necessario per poter richiedere un finanziamento, non potrà ricoprire tale ruolo. E’ quindi importante che il garante disponga di una fonte di reddito dimostrabile o che abbia delle importanti garanzie da utilizzare (vedi per esempio l’ipoteca sulla casa).
Prestiti con Cambiali
Passiamo alla seconda ipotesi, quella dei prestiti cambializzati per lavoratori autonomi. Qui il discorso cambia. Non servirà l’intervento del garante ma sarà necessario che il lavoratore autonomo sia proprietario di una casa che potrà essere utilizzata come garanzia. E’ quindi essenziale che sulla casa non sia già stata accesa un’ipoteca. In alternativa alla propria casa si potrà utilizzare un qualsiasi altro bene di valore pignorabile. Questo bene, mobile o immobile, sarà pignorato in caso di insolvenza.
Non è possibile Richiedere la Cessione del Quinto
Ricordiamo infine che il lavoratore autonomo e il libero professionista non possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio perché in quella linea di credito è necessario che il datore di lavoro paghi le rate del finanziamento e queste figure professionali sono invece datori di lavoro di loro stessi e tutto ciò non avrebbe alcun senso.
Quale Finanziamento Scegliere
Lungo il corso di questo articolo abbiamo visto quali sono le due forme più veloci per poter richiedere un finanziamento. Entrambe le forme sono a disposizione del lavoratore autonomo e possono essere richieste anche nel caso in cui il richiedente avesse avuto in passato dei disguidi finanziari e magari ancora oggi risulta essere un cattivo pagatore o un protestato.
Quindi quale scegliere? Il nostro consiglio è quello di tentare in primis la via più facile e veloce, cioè quella di farsi aiutare durante la richiesta di prestito personale da un garante. Solo se questa soluzione non sarà possibile si consiglia di optare per la seconda, cioè la richiesta di un prestito che sarà poi rimborsato tramite le cambiali.