Il 16 giugno 2016 è la prima data utile per il pagamento delle tasse sui redditi e sulle proprietà immobiliari (IMU – TASI) un appuntamento importante per milioni di italiani.
Il consiglio è quello di recarsi in Banca o Posta nei giorni precedenti alla scadenza per non incorrere in lunghe file, o in alternativa dare il proprio Iban al commercialista in modo che vengano pagate telematicamente, tramite il canale dell’Agenzia delle Entrate Entratel.
E’ diffuso ormai il pensiero che la tassazione italiana sia molto elevata, molte persone stanno pensando di vendere le case che hanno a disposizione proprio perché la percentuale Imu sugli immobili non abitati o affittati è davvero elevata.
Professionisti, pensionati, dipendenti, commercianti, artigiani, quasi tutti in questo periodo dell’anno hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. La tassa da pagare è denominata Irpef e viene identificata dal codice tributo 4001, oltre il saldo Irpef lo Stato richiede il pagamento degli acconti sulle tasse dell’anno successivo, i codici di questi acconti sono rispettivamente 4033 e 4034. Il primo acconto rateizzabile, il secondo con l’obbligo di pagamento in unica soluzione.
Esistono poi affitti a cedolare secca, un tipo di contratto molto conveniente per i contribuenti, proprio perché la percentuale da pagare sull’affitto percepito è il 21%. Il saldo del tributo cedolare è pagato con il codice 1840, primo acconto 1841, secondo acconto 1842.
Addizionale regionale e addizionale sono altre tasse che incasseranno rispettivamente la regione in cui si risiede e il comune di residenza.
Se siete lavoratori dipendenti, senza altri redditi, il datore di lavoro trattiene direttamente in busta paga sia Irpef che addizionali, se invece avete immobili in affitto, più di un lavoro, o una partita iva, avete l’obbligo di calcolare le tasse su ogni reddito in vostro possesso e presentare il modello Unico o 730.
Il 730 può essere presentato soltanto se si ha un datore di lavoro (sostituto d’imposta) che avrà il compito di trattenere o rimborsare in busta paga il vostro debito/credito. Il Modello Unico può essere presentato da tutti indistintamente.
È possibile detrarre spese mediche, spese di ristrutturazioni, spese per risparmio energetico, spese per frequenza asilo nido, scuola per l’infanzia, scuole primarie e secondarie, spese veterinarie, interessi su mutui per acquisto abitazione principale, erogazioni alle Onlus, spese funebri, spese per attività sportive dei ragazzi tra i cinque e i diciotto anni, assicurazioni sulla vita e sugli infortuni e molto molto altro ancora. E’ quindi possibile, esibendo tutta questa documentazione, ricevere un rimborso direttamente nella busta paga o chiedendo il credito maturato a rimborso o infine usandolo in compensazione.
I debiti vanno invece pagati utilizzando un modello f24 che potrà essere presentato direttamente dal cliente in banca solo se non supera il limite di mille euro e se non sono state effettuate compensazioni. In quest’ultimo caso infatti non potrà essere presentato in modo cartaceo ma pagato solo telematicamente.