In questo articolo andremo a conoscere la link building, una strategia utilizzata per aumentare il proprio posizionamento sul web e favorire il “ranking” di un professionista o di un’azienda su Google.
Ci sono vari metodi per ricavare dei collegamenti, ma molti di questi possono potenzialmente sfociare in comportamenti irregolari.
Occorre perciò comprendere quanto una strategia di link building sia fondamentale per tutti coloro che intendono migliorare l’efficacia della propria strategia online.
Cos’è la Link Building
Partiamo dalla definizione: grammaticalmente parlando la link building è la creazione di una rete di collegamenti tra vari siti.
Non è un caso che la parola Internet sia spesso intercambiabile con Web, che significa appunto RETE, il che dà ancora più l’idea di una ragnatala o di un intreccio.
Se immaginassimo il web come un’immensa città virtuale, i link hanno la funzione di rappresentare, banalmente, delle corsie preferenziali.
Google, per come è strutturato, non solo ama i link, ma ne ha strettamente bisogno per dare agli utenti le risposte necessarie e richieste quando questi svolgono una query.
Tramite dei software elaborati, Google (ma anche altri motori di ricerca) è in grado di stabilire in che modo le pagine del web hanno dei collegamenti tra di loro, riuscendo perciò a valutare qualità e quantità dei suddetti link nel contesto del parametro di ranking usato.
Gli elementi principali di un link
Esistono numerosi altri parametri che sono legati al contenuto linkato. Alcuni esperti del settore ritengono che il posizionamento di un link in una determinata pagina assuma un valore specifico; per esempio, un link posto in alto a caratteri grandi garantisce più benefici e più possibilità di essere visto rispetto a un link striminzito e posizionato a fondo pagina.
Maggiore condivisione di opinioni si ha relativamente all’anchor text, che non è altro che il testo di ancoraggio. L’anchor text rappresenta quella parte di pagina che viene collegata verso un’altro contenuto. In questo modo, si dà un segnale importante che contribuisce a migliorare il ranking.
Occorre tuttavia non abusarne, perché sovente (specialmente in passato) questa tecnica può portare a delle penalizzazioni per quelle pagine che inseriscono i link con anchor text che corrispondono esattamente alla parola chiave che si vuole posizionare.
Broken Link Building
Come si possono ottenere dei collegamenti che consentono davvero di migliorare il nostro ranking e di aumentare esponenzialmente il numero di visitatori al sito? Innanzitutto occorre studiare e comprendere la broken link building, una pratica eticamente corretta rivolta al raggiungimento backlink di qualità. La qualità di un link può essere valutata mettendo insieme alcuni indicatori: rilevanza, popolarità e autorevolezza del sito web , contestualizzazione geografica e pertinenza dei contenuti, trust del sito (ossia la sua fedina penale, maggiore è il trust dei siti, migliore sarà il ranking), freschezza del contenuto dei link e diffusione sui social media.
La broken link building è una strategia che permette di trovare dei siti che godono di un buon posizionamento e rilevare se possiedono eventualmente link sospesi (dead link). Se nel nostro sito web è possibile trovare una pagina che può sostituire quel link, possiamo chiedere al gestore del sito di sostituire quel link, affinché miri alle nostre risorse. Il beneficio così è bidirezionale: noi otteniamo backlink da siti ben posizionati e il sito “linkante” non ha più i link sospesi o “morti”, che spesso vengono osservati con sospetto da Google.
Adottando il corretto approccio, è possibile generare un’efficiente campagna di backlink, anche grazie l’utilizzo di alcuni strumenti che ci assistono in fase di scansione dei siti (su tutti Screaming Frog) che nell’identificazione dei server errors.
Linking Out
Per sfruttare al meglio l’efficacia di una strategia di link building occorre rispettare il concetto di reciprocità: avvalendoci di link e collegamenti che portano in altri siti otterremo più facilmente che gli stessi agiscano in modo simile.
In questo meccanismo reciproco in cui ci si collega a vicenda, nasce una strategia definita linking out (“linkare all’esterno”).
La strategia di linking out consiste nel ricercare siti web interessanti per i visitatori che devono essere collegati (tramite link) all’interno delle risorse in nostro possesso.
La scelta successiva di linkare alle nostre risorse, può essere letta come una forma di compenso da parte del sito linkato.
Saper rimandare a pagine autorevoli è una capacità che impatta in maniera positiva sul nostro ranking online. I siti che maggiormente utilizzano questa strategia sono Tumblr, Digg e Redditt, che gli consente di avere un ritorno smisurato in termini di visitatori.
I potenziali rischi della link building
I sistemi dei motori di ricerca cercano in tutti i modi di evitare quei link a pagamento quando effettuano risultati organici di ricerca, dedicando parecchio tempo ad un compito che il più delle volte si rivela inutile, data la sua complessità.
Nel momento in cui i motori di ricerca scoprono l’esistenza di siti che pagano per avere dei link o partecipano a scambi bidirezionali senza valore aggiunto (Link Neighborhood) oppure partecipano a campagne promozionali di articoli e post di ospiti con anchor text colmi di parole chiave, possono incorrere in sanzioni che contribuiscono al crollo del ranking di una pagina. In casi estremi si può persino arrivare al crash dell’intero sito web.
Possiamo infine concludere che la link building è un’arte a tutti gli effetti, nonchè uno degli impegni più difficili del lavoro di ottimizzazione per i motori di ricerca. Occorre dunque essere creativi, fantasiosi, competenti e rapidi per creare una strategia efficace che consente di ottimizzare la nostra presenza sul web.