Quando si ha a che fare con la salute dell’uomo, c’è poco spazio per teorie e tentennamenti: la tutela della salute è uno dei primi e principali doveri di ogni individuo, e l’intenzione responsabile che muove a riconoscere l’importanza del problema si deve tradurre in un piano di azione concreto.
La tutela della salute comincia dalla tutela delle nostre aree abitative, dei siti maggiormente frequentati (scuole, supermercati, ospedali), dei luoghi di lavoro. In un’epoca in cui è forte la sensibilità sul tema dell’igiene, ci vengono proposti molti slogan a favore dell’importanza della disinfezione e, se da un lato vi è un attento richiamo alla facilità con cui si propagano virus e batteri e all’importanza della loro eliminazione, dall’altro si verifica la propaganda di una gamma di prodotti troppo vasta per essere scelta con cognizione di causa. Il rischio che si corre è quello di una generazione paurosa e impaurita che non sa cosa scegliere e che, nel dubbio, tende a evitare di relazionarsi col mondo, anche quando la relazione e l’apertura sono motivo di vita. Si può vivere sotto una campana di vetro? E, ammesso di volersi davvero isolare dal mondo, come si può avere la certezza che la campana di vetro sia sicura?
Gli agenti patogeni normalmente contaminano tutti gli oggetti e gli ambienti.
Nei luoghi aperti vi è una disinfezione naturale, operata dai raggi ultravioletti del sole, dall’aria e dal fatto che nell’ambiente esterno virus e batteri si trovano diluiti e quindi sono potenzialmente meno pericolosi che nei luoghi chiusi.
Nelle abitazioni un livello di pulizia adeguato, mantenuto con costanza, può bastare a garantire una protezione discreta. In alcuni casi però la quota batterica raggiunge un livello elevato e vi è il serio rischio che gli individui sani presenti all’interno dell’ambiente contaminato contraggano malattie. Vi sono poi dei luoghi potenzialmente contaminabili, come gli ospedali o i gabinetti pubblici, in cui è elevata la probabilità che gli agenti patogeni siano rilasciati da soggetti infetti; una doppia pericolosità, dettata non solo dalla presenza degli agenti infettivi, ma anche dall’elevato numero di individui sani che entra in contatto con l’ambiente contaminato.
In tali casi è necessario svolgere un’accurata opera di disinfezione.
Le sostanze utilizzate per la disinfezione sono molteplici e disparate; alcune vanno usate con criterio perché, come è noto che i batteri possono sviluppare una resistenza agli antibiotici, allo stesso modo gli agenti patogeni possono immunizzarsi ai prodotti disinfettanti.
La tutela della salute non può e non deve compromettere un altro impegno etico che è la tutela dell’ambiente. Essa non passa solo attraverso la cura dei nostri spazi pubblici, la raccolta differenziata, lo sviluppo di automobili ecosostenibili e di impianti di energia rinnovabile, ma anche dalle scelte che compiamo. Alcune sostanze che vengono utilizzate per la disinfezione sono di origine chimica e risultano nocive per l’ambiente. È nostra responsabilità dar credito a chi utilizza prodotti ecologici.
All’interno dei confini di Roma un’impresa di pulizie che rispetta i canoni ambientali e che svolge il proprio lavoro con professionalità e dedizione esiste ed è la “Lily Pulizie impresa di pulizie roma” . La ditta non si limita alla disinfezione degli ambienti, ma offre soluzioni a una vasta gamma di problematiche (per maggiori dettagli si rimanda al sito https://lily-pulizie.it). La strumentazione all’avanguardia è garanzia di rapidità ed efficienza, e la tutela dell’ambiente è sostenuta con l’utilizzo di prodotti ecologici che possiedono il marchio ECOLABEL e C.A.M. a basso impatto ambientale e a ridottissimo rischio di allergie, un fattore importante in una società che è sempre più vulnerabile.