Con la sigla DPI intendiamo i Dispositivi di Protezione Individuale, utili e necessari per proteggere il lavoratore durante la mansione svolta. Le normative vigenti impongono che ogni azienda metta a conoscenza i propri dipendenti sui rischi che vi potrebbero essere durante l’orario di lavoro e, di conseguenza, provvedere a mettere a disposizione tutto ciò di utile.
Normalmente per chi lavora nel settore industriale, i DPI sono: le protezioni del capo, protezioni per l’apparato respiratorio e mascherine, dispositivi contro le cadute, kit medici e linee vita (ad esempio corde, pali di fissaggio, funi e vari accessori).
Vediamo insieme più nel dettaglio i DPI del settore industriale.
Normalmente per chi lavora nel settore industriale, i DPI sono: le protezioni del capo, protezioni per l’apparato respiratorio e mascherine, dispositivi contro le cadute, kit medici e linee vita (ad esempio corde, pali di fissaggio, funi e vari accessori).
Vediamo insieme più nel dettaglio i DPI del settore industriale.
Protezioni per il capo
Quando parliamo di protezione per il capo intendiamo tutto ciò progettato e realizzato, secondo le normative attuali, per proteggere la testa in caso di caduta accidentale, collisioni contro oggetti, cose o persone e superfici sporgenti. I principali sono due e sono: caschetto ed elmetto.
Il caschetto da ponteggio è quello che comunemente vediamo nei cantieri ed è molto leggero da portare e non vi è quasi mai una visiera in modo da consentire una visuale migliore verso l’alto. Esistono dei caschetti dotati di vari accessori, come ad esempio cuffie contro il rumore assordante, occhiali protettivi e un sottogola costituito da un materiale rigido per la protezione del mento. All’interno di questa categoria vi sono anche dei berretti al cui interno vi è una calotta rigida. Questo DPI non viene scelto spesso in quanto non protegge la testa da eventuali cadute di oggetti, ma solo in caso di urto accidentale su delle superfici.
Il caschetto da ponteggio è quello che comunemente vediamo nei cantieri ed è molto leggero da portare e non vi è quasi mai una visiera in modo da consentire una visuale migliore verso l’alto. Esistono dei caschetti dotati di vari accessori, come ad esempio cuffie contro il rumore assordante, occhiali protettivi e un sottogola costituito da un materiale rigido per la protezione del mento. All’interno di questa categoria vi sono anche dei berretti al cui interno vi è una calotta rigida. Questo DPI non viene scelto spesso in quanto non protegge la testa da eventuali cadute di oggetti, ma solo in caso di urto accidentale su delle superfici.
DPI per la protezione delle vie respiratorie, mascherine
Questi Dispositivi di Protezione Individuale hanno lo scopo di proteggere l’apparato respiratorio. Su questo tema è doverosa una serie di distinzioni. Diverse sono le tipologie di mascherine o respiratori facciali, ma ognuno di essi ha delle caratteristiche ben specifiche che analizzeremo insieme.
– Mascherina FFP2 e FFP3 (entrambe possono essere con o senza valvola). Questi dispositivi vengono utilizzati in situazioni in cui si entra in contatto con agenti inquinanti e servono per la protezione delle vie respiratorie alte. La valvola, nel caso in cui sia prevista, è posizionata di lato o frontalmente e ha la funzione di agevolare la respirazione e la fuoriuscita di anidride carbonica di chi la indossa. La sigla FFP1, FFP2 e FFP3 indica solamente la dimensione minima della particella che riesce a filtrare.
– Mascherina chirurgica. Tale dispositivo è realizzato con un materiale diverso da quelle precedenti (normalmente in TNT) e viene impiegato quando si deve proteggere la persona da eventuali scambi di sostanza organica come ad esempio goccioline o schizzi di saliva. La mascherina chirurgica si vede sovente in studi medici, ospedali, studi dentistici…
– Semi maschere e Respiratori facciali. Questi DPI sono molto versatili in quanto ad essi si possono abbinare diverse tipologie di filtri a seconda dell’utilizzo e del bisogno. Questa caratteristica non è importate solo a livello pratico, ma soprattutto di sicurezza. Infatti, si possono abbinare filtri idonei per coloro che lavorano a contatto con sostanze altamente tossiche e nocive, fitofarmaci o acidi. Le maschere facciali possono essere semi facciali o piene.
– Mascherina FFP2 e FFP3 (entrambe possono essere con o senza valvola). Questi dispositivi vengono utilizzati in situazioni in cui si entra in contatto con agenti inquinanti e servono per la protezione delle vie respiratorie alte. La valvola, nel caso in cui sia prevista, è posizionata di lato o frontalmente e ha la funzione di agevolare la respirazione e la fuoriuscita di anidride carbonica di chi la indossa. La sigla FFP1, FFP2 e FFP3 indica solamente la dimensione minima della particella che riesce a filtrare.
– Mascherina chirurgica. Tale dispositivo è realizzato con un materiale diverso da quelle precedenti (normalmente in TNT) e viene impiegato quando si deve proteggere la persona da eventuali scambi di sostanza organica come ad esempio goccioline o schizzi di saliva. La mascherina chirurgica si vede sovente in studi medici, ospedali, studi dentistici…
– Semi maschere e Respiratori facciali. Questi DPI sono molto versatili in quanto ad essi si possono abbinare diverse tipologie di filtri a seconda dell’utilizzo e del bisogno. Questa caratteristica non è importate solo a livello pratico, ma soprattutto di sicurezza. Infatti, si possono abbinare filtri idonei per coloro che lavorano a contatto con sostanze altamente tossiche e nocive, fitofarmaci o acidi. Le maschere facciali possono essere semi facciali o piene.
Dispositivi contro le cadute
In questo caso parliamo di imbracature e vengono fornite a coloro che lavorano a 2 metri dal suolo (o più) e non hanno delle protezioni fisiche contro le cadute. Ne esistono di diversi modelli, con materiali distinti e con costi che variano da quello più economico a quello più caro. Ma, una caratteristica hanno in comune: devono essere sottoposte a controlli annuali da parte di chi si occupa della sicurezza e, nel caso necessitasse, di verifiche negli enti privati o pubblici che si occupano di effettuare tali operazioni. Vi è una precisa data di scadenza anche per le imbracature e un libretto di uso e di manutenzione.
Per ogni singola imbracatura sono previsti inoltre degli accessori come ad esempio moschettoni, cordini singoli o doppi anticaduta.
Per ogni singola imbracatura sono previsti inoltre degli accessori come ad esempio moschettoni, cordini singoli o doppi anticaduta.
Kit medico
Il kit medico è una semplice valigetta contenente tutto l’occorrente per effettuare una medicazione di base qualora si verificasse un piccolo incidente che richiede cura e medicazione. La valigetta è obbligatoria per legge per tutte le aziende, indipendentemente dal settore e dal numero dei lavoratori presenti. A predisporla dovrà essere sempre il datore di lavoro.